I pensieri partono dalla nostra mente, sono “trasportati” dal sistema neuromuscolare e attraverso la mano si trasferiscono sulla superficie scrittoria, dove possono essere interpretati o per il loro contenuto oppure analizzati in base alla estrinsecazione grafomotoria.
La scrittura spontanea proietta la personalità unica ed irripetibile del soggetto scrivente. Dalla scrittura, attraverso l’analisi dei segni grafologici dello spazio e della loro combinazione, si possono cogliere gli aspetti del soggetto scrivente legati al temperamento (innato), al carattere (acquisito), all’affettività, all’emotività, al vissuto, agli aspetti intellettivi e altre caratteristiche, ma soprattutto alle potenzialità. J. Rivere “ la scrittura dice tutto basta saperla ascoltare” La scrittura è un’attività esclusivamente umana che ci accompagna in tutte le fasi della nostra vita.
Pensiamo ai primi “tracciati” informi, gli scarabocchi dei bambini che per noi adulti sono privi di forma e senso ma per i bambini sono altamente simbolici e rappresentativi della realtà che stanno vivendo che via via si trasformano in disegni sempre più definiti; oppure alla prima manoscrittura timida, incerta lenta esitante che via via diventa più sicura, precisa che si evolve fino a diventare automatica nell’età adulta per poi involvere inevitabilmente di pari passo con il nostro corpo e in particolare con il nostro sistema neuromuscolare.
Per G. Moretti “ la grafologia è una scienza sperimentale che dal solo gesto grafico di uno scritto umano rileva le tendenze sortite dalla natura” 1 nel preciso momento della stesura e può essere poi analizzato in qualsiasi momento, anche e soprattutto a distanza di anni consentendo quindi un’analisi longitudinale di personalità. Si tratta di uno strumento di analisi NON INVASIVO tutti, a seconda delle nostre capacità, potenzialità ed emotività del momento siamo in grado di scrivere, firmare, scarabocchiare o disegnare.
Ricerche americane hanno dimostrato che scrivere a mano è un efficiente antistress, toglie ansia e altri disturbi, perché scrivere a mano sviluppa la parte di cervello più razionale (che ci permette di affrontare le difficoltà quotidiane).
Altre ricerche confermano che scrivere a mano è un modo per aumentare sia la concentrazione che la memorizzazione. Ulteriori ricerche sostengono che scrivere mette in moto sia il cervello che le capacità manuali più complesse.
Di Mirka Matoan
1 G. MORETI – Trattato di Grafologia Edizioni il Messaggero Padova – 2013