Sono tante le storie che si raccontano sulla scrittura. Ma solo un narratore te la racconta giusta. Ascoltalo! È il tuo orecchio.
Ti racconterà che l’aggettivo «efficace» è la parola più pigra della lingua italiana. E «in ottica di» è la locuzione più sedentaria. Ti griderà: alzati da quel divano! E inizia a saltellare sui tasti per correre incontro al lettore. Ti spiegherà che fare salotto con le parole costringerà il lettore a fare fagotto a causa della tua scrittura.
Ti darà un consiglio: non innamorarti troppo di una frase che hai scritto. L’amore è un rapporto esclusivo. E il filo galeotto che ti lega alle tue parole non è il filo diretto che devi stendere tra te e il lettore.
Ti ricorderà che un testo non deve essere un cimitero, ma una città piena di vita. Ti confiderà che se non parli con le parole che scrivi, la tua scrittura diventa inutile. La tua scrittura muore.
E così, alla fine il tuo orecchio ti svelerà un segreto: la scrittura è come la musica. Un numero finito di parole diventerà un momento infinito per il lettore.
Verso l’UnconventionalMeeting – Passo 6.
SCELTA. POSIZIONE. RITMO.
Anatomia della scrittura.
Sabato 13 ottobre 2018
Ore 9.30 – 13.00.
Hotel Veronesi La Torre
Dossobuono di Villafranca
Verona
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